Communis -Il Blog della Consulta Giovanile di Palazzo Adriano
martedì 2 aprile 2013
sabato 23 febbraio 2013
I PROGRAMMI DEI CANDIDATI
Pd, Scelta Civica,
Pdl, Movimento 5 Stelle, Rivoluzione civile. Ovvero Pier Luigi
Bersani, Mario Monti, Silvio Berlusconi, Beppe Grillo e Antonio
Ingroia. Sono loro i protagonisti della tornata elettorale ed ecco le
proposte con le quali cercano, in queste ultime ore, di conquistarsi
il favore degli italiani.
Lavoro, fisco,
economia, sviluppo, cultura... Sono tanti gli argomenti sul piatto e
sono tante le decisioni che il prossimo inquilino di Palazzo Chigi
sarà chiamato a prendere. Fin dal primo Consiglio dei ministri.
IL PRIMO
CONSIGLIO DEI MINISTRI
SCELTA CIVICA - Mario Monti, in
caso di vittoria elettorale, punterà fin da subito sulle riforme
istituzionali: riforma della legge elettorale e dimezzamento del
numero dei parlamentari. Difficile però l'immediata realizzazione
del secondo provvedimento: serve infatti una legge costituzionale
che, per la sua approvazione, richiede un procedimento aggravato e il
rischio referendum qualora le Camere non approvino con la maggioranza
dei 2/3 la legge.
PDL e LEGA - Cavallo
di battaglia della campagna elettorale, sicuramente Silvio
Berlusconi, qualora tornasse a Palazzo Chigi, disporrà
immediatamente la restituzione dell'Imu versata per l'anno 2012 e
abolirà l'imposta. Contestualmente, dovrà anche trovare la
copertura finanziaria per il provvedimento che costerà circa 8
miliardi di euro.
PD e SEL - Per
Bersani subito una legge sul conflitto d'interessi. Anche il lavoro,
però, sarà protagonista con provvedimenti che aggiustino la riforma
Fornero.
RIVOLUZIONE CIVILE -
Antonio Ingroia vuole fin dal primo Consiglio dei ministri imprimere
una svolta sul fronte creditizio dando vita a un istituto di credito
pubblico che concederà prestiti alle imprese con un tasso di
interesse del 2%. Poi un colpo alla mafia e uno all'evasione
inserendo lo strumento della confisca dei beni.
MOVIMENTO 5 STELLE -
Beppe Grillo non ha esplicitamente chiarito quali delle tante
promesse il Movimento 5 Stelle intenda realizzare nei primi cento
giorni di governo. Tutto fa pensare che l'attenzione sarà rivolta
agli sprechi e al finanziamento pubblico ai partiti.
LAVORO
SCELTA CIVICA - La lista che fa capo al senatore a vita Mario
Monti intende perseguire la strada segnata con la riforma Fornero,
che sarà aggiustata ma non stravolta. In particolare, Scelta Civica
intende inserire una nuova forma di contratto: a tempo indeterminato
ma con la facoltà di licenziamento con indennizzo legato
all'anzianità.
PDL e LEGA - Il
centrodestra punta a rilanciare l'occupazione. Per farlo, Silvio
Berlusconi e i suoi hanno proposto la detassazione completa dei nuovi
assunti con contratto di apprendistato per quattro anni, al fine di
invogliare gli imprenditori a cercare nuove leve. Anche la formazione
è al centro dei progetti di Pdl e Lega, che pensano a 'buoni dote'.
PD e SEL - Il
centrosinistra intende contrastare gli effetti della riforma Fornero
fin da subito. Due gli obiettivi: ridurre al minimo il lavoro
precario, riducendo le tasse sulle assunzioni a tempo indeterminato e
aumentando i costi dei tempi determinati, e rilanciare l'occupazione
femminile.
RIVOLUZIONE CIVILE -
Antonio Ingroia vuole cancellare gran parte delle innovazioni
introdotte dalla riforma del mercato del Lavoro varata dal governo
Monti. Rivoluzione civile pensa a un referendum per ristabilire nella
sua interezza l'articolo 18 in vigore prima della legge Fornero. Il
caso Fiat-Fiom ha convinto poi Ingroia alla necessità di ritoccare
l'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori che prevede la
rappresentanza in azienda solo dei sindacati che firmano il
contratto)
MOVIMENTO 5 STELLE -
E' il sussidio ai disoccupati al centro delle politiche per il lavoro
che i grillini intendono portare avanti in caso di vittoria alle
Politiche. Il M5S, inoltre, da tempo chiede l'abolizione del valore
legale del titolo di studio.
SVILUPPO
ECONOMICO
SCELTA CIVICA - Quattro i punti principali per
rilanciare l'economia previsti dall'Agenda Monti: valorizzazione
degli investimenti produttivi, apertura dei mercati di beni e
servizi, riduzione del costo dell'energia e incentivi statali
all'economia verde.
PDL e LEGA - Il
centrodestra punta allo sviluppo mettendo mano al mondo del Lavoro
con l'inserimento di facilitazioni per l'assunzione dei giovani. Pdl
e Lega, inoltre, promettono pagamenti più rapidi delle Pubbliche
Amministrazioni. Il rilancio passa poi per le infrastrutture con la
realizzazione della Tav e del ponte sullo Stretto. La Lega chiede
inoltre lo stop immediato ai sussidi verso le imprese senza un futuro
e propone una fiscalità di vantaggio per l'imprenditoria
settentrionale.
PD e SEL - Le
piccole e le medie imprese sono al centro del programma di crescita
predisposto dal Pd che, in caso di vittoria, spingerà sulla loro
tutela e sul loro sviluppo. L'attenzione all'ambiente si
concretizzerà poi con una politica industriale integralmente
ecologica.
RIVOLUZIONE CIVILE -
Antonio Ingroia preme sul mercato del Lavoro e sui premi alle imprese
virtuose per far ripartire l'economia: previsti incentivi alle realtà
che investiranno in innovazione e ricerca e che creeranno posti di
lavoro a tempo indeterminato.
MOVIMENTO 5 STELLE -
Grillo chiede, come il Pdl, pagamenti entro 60 giorni da parte della
pubblica amministrazione. Non solo: il movimento 5 Stelle contrasta i
monopoli di fatto e ne chiede l'abolizione. Da un punto di vista
energetico, infine, i grillini propongono un allineamento delle
tariffe a quelle degli altri Paesi europei.
IMU E FISCO
SCELTA CIVICA - L'impegno a ridurre l'Imu, con l'esenzione del
pagamento di circa dieci milioni di abitazioni, è stato più volte
ribadito del premier dimissionario Mario Monti. Ma le novità in tema
di fisco, in caso di vittoria di Scelta Civica, non finiscono qui:
previsti sgravi per figli a carico e anziani soli; graduazione
riduzione dell'Irap e taglio alle aliquote Irpef sui redditi più
bassi. Le cifre: entro la fine della legislatura, meno Irpef per 15,5
miliardi di euro e meno Irap per circa 11 miliardi.
PDL e LEGA - E' il
cavallo di battaglia della sesta campagna elettorale consecutiva di
Silvio Berlusconi: abolizione dell'Imu sulla prima casa e
restituzione di quanto versato per l'anno 2012. Il provvedimento, in
caso di vittoria del centrodestra, sarà preso già nel primo
Consiglio dei ministri della nuova Legislatura. In programma poi la
cancellazione dell'Irap, il blocco dell'aumento dell'Iva e il
ripensamento dell'Irpef con la realizzazione di sole due aliquote.
PD e SEL - Il
centrosinistra non promette l'abolizione dell'Imu bensì uno
spostamento dell'equilibrio a favore dei meno abbienti: saranno le
famiglie e le società che dispongono di patrimoni immobiliari di
valore superiore a 1,5 milioni di euro a sobbarcarsi gran parte
dell'imposta. In altre parole: buona parte delle famiglie italiane
saranno esentate dal pagamento dell'Imu. In materia di Lavoro, il Pd
ha intenzione di agire sulla pressione fiscale al fine di scoraggiare
l'assunzione a tempo determinato anziché a tempo indeterminato. Nel
programma non è prevista una patrimoniale.
RIVOLUZIONE CIVILE -
E' la patrimoniale, invece, la parola d'ordine per il candidato alla
carica di premier di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia. Una tassa
sui grandi patrimoni, secondo l'ex pm, consentirebbe al governo di
abolire l'Imu sulla prima casa e 'bilancerebbe un sistema che, oggi,
grava sui soliti noti: i dipendenti a stipendio'.
MOVIMENTO 5 STELLE -
Beppe Grillo propone l'abolizione dell'Imu in quanto
'anticostituzionale': 'E una tassa comunale e deve essere il comune a
deciderlo, non lo Stato' ripete Grillo durante il suo 'Tsunami tour'.
Il Movimento 5 Stelle, inoltre, propone la detassazione del Made in
Italy, a patto che i prodotti siano realmente e interamenti
realizzati nel nostro Paese.
GIUSTIZIA
SCELTA CIVICA - Prescrizione, falso in bilancio e
auto-riciclaggio. Un ipotetico secondo governo Monti, forte a
differenza del primo di una vera maggioranza parlamentare, interverrà
subito sulla Giustizia. Il primo obiettivo è riportare alle origini
quel decreto anti-corruzione uscito 'annacquato', per stessa
ammissione di Monti, dal passaggio parlamentare.
PDL e LEGA - Da
tempo obiettivo del centrodestra, la separazione delle carriere tra
magistrati inquirenti e giudicanti tornerà all'ordine del giorno in
caso di vittoria di Lega e Pdl alle elezioni. Ma le innovazioni
promesse da Berlusconi non si fermano qui e, come la precedente,
rappresentano da tempo un desiderio del Cavaliere: responsabilità
civile dei giudici e stretta sulle intercettazione.
PD e SEL - Pier
Luigi Bersani ha promesso agli elettori l'immediata cancellazione di
tutte le norme varate dal governo Berlusconi e considerate 'ad
personam': depenalizzazione del falso in bilancio e legge Cirielli
sulla prescrizione dei reati in primis.
RIVOLUZIONE CIVILE -
Tra i desideri di Rivoluzione Civile c'è la risoluzione dell'annoso
problema del sovraffollamento delle carceri italiane. Antonio Ingroia
propone un provvedimento di amnistia e indulto 'a patto che non salvi
i corrotti e i potenti' ha detto l'ex pm. Cancellazione delle leggi
ad personam e norma per l'incandidabilità dei soggetti condannati o
rinviati a giudizio per reati gravi sono le altre due promesse.
MOVIMENTO 5 STELLE -
Come Ingroia, anche Beppe Grillo punta sull'ineleggibilità alle
cariche pubbliche dei cittadini con problemi giudiziari: Inoltre,
l'ex comico critica fortemente anche la durata dei processi italiani
e si può ipotizzare un intervento risolutivo in caso di vittoria
elettorale.
COPPIE DI
FATTO
SCELTA CIVICA - In campagna elettorale sia Mario
Monti sia il suo braccio destro Pierferdinando Casini hanno più
volte ribadito la propria posizione, che non lascia pensare a
stravolgimenti dell'attuale situazione legislativa. 'La famiglia è
costituita da un uomo e da una donna' hanno più volte detto
all'unisono. Il leader dell'Udc è parso però disponibile ad aprire
un dibattito sulla possibilità di concedere diritti civili alle
coppie di fatto.
PDL e LEGA -
Nonostante una piccola apertura da parte di Silvio Berlusconi, nel
programma del Pdl non c'è traccia di un possibile riconoscimento
delle coppie di fatto. Il centrodestra si concentra sulla centralità
della famiglia, 'fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna'
PD e SEL - Nei primi
cento giorni di governo, in caso di vittoria, il centrosinistra
preparerà una legge per il pieno riconoscimento delle coppie di
fatto. Da tempo Pier Luigi Bersani propone di seguire il modello
tedesco che prevede una parità assoluta tra le unioni eterosessuali
e quelle omosessuali. Sull'adozione, invece, Pd e Sel non hanno
ancora trovato un accordo.
RIVOLUZIONE CIVILE -
Antonio Ingroia promette due leggi: una che riconosca le coppie di
fatto e una seconda che combatta l'omofobia. L'obiettivo, usando le
parole dell'ex pm, è una 'vera democrazia di genere'
MOVIMENTO 5 STELLE -
Beppe Grillo, durante il suo 'Tsunami Tour', ha ribadito di essere
favorevole al riconoscimento delle coppie gay.
GRANDI OPERE
SCELTA CIVICA - Sull'argomento infrastrutture, l'agenda Monti non
prevede che il perseguimento della strada tracciata negli ultimi mesi
dal governo guidato da Mario Monti: eliminazione degli adempimenti
inutili e migliore sfruttamento dei fondi strutturali dell'Ue. Un
secondo governo Monti, inoltre, introdurrà una defiscalizzazione dei
lavori per opere infrastrutturali, come porti, autostrade o
rigassificatori, attraverso l’abbattimento dell’Iva.
PDL e LEGA - Il
centrodestra promette di investire 23 miliardi di euro per le
infrastrutture. Gli obiettivi sono quelli già dichiarati nel 2001 e
nel 2008: completamento della Salerno-Reggio Calabria, realizzazione
del ponte sullo Stretto di Messina e credito d'imposta per lo
sviluppo delle infrastrutture. Inoltre, sì alla Tav Torino-Lione e
potenziamento delle linee ad alta velocità già esistenti.
PD e SEL - Niente
opere faraoniche, il Pd punta alla realizzazione di piccoli
interventi locali con un occhio sempre attento alla tutela
dell'ambiente. Per farlo, Bersani ha lanciato un 'New deal' e
promette di stanziare una cifra tra 5,5 e 7,5 miliardi per far
ripartire le piccole opere. Il Pd pensa di reintrodurre il Ministero
dei Trasporti, scorporando la delega alle Infrastrutture.
RIVOLUZIONE CIVILE -
Antonio Ingroia, in caso di vittoria elettorale, concentrerà gli
sforzi finanziari su altri settori, come scuola e sanità. Più volte
in campagna elettorale ha ribadito il proprio no alla Tav
Torino-Lione e al ponte sullo Stretto.
MOVIMENTO 5 STELLE -
Anche Beppe Grillo, da tempo, osteggia la realizzazione della linea
ad alta velocità Torino-Lione. E' stato lui, nei mesi scorsi, a dare
molta visibilità al movimento No-Tav e, in caso di vittoria
elettorale, bloccherà il progetto.
ISTITUZIONI
SCELTA CIVICA - Abbattere il numero dei parlamentari è una delle
promesse di Scelta Civica ed è inserita nel capitolo di riduzione
delle spese e di eliminazione degli sprechi. L'Agenda Monti, però,
non prevede riforme istituzionali.
PDL e LEGA - Già
inserita nella legge bocciata dal referendum costituzionale del
giugno 2006, la riduzione del numero dei parlamentari rappresenta da
più di un decennio uno degli obiettivi di Silvio Berlusconi. Il
centrodestra, ora, vorrebbe fare un passo in più introducendo un
sistema presidenziale alla francese al posto dell'attuale assetto
parlamentare. Significherebbe maggiori poteri per l'esecutivo e
l'elezione diretta del presidente della Repubblica che assumerebbe il
ruolo di guida del governo.
PD e SEL -
Cinquecento deputati anziché 630: questa la proposta di Bersani per
'sfoltire' il Parlamento. Come già previsto nella riforma del Pdl
bocciata nel 2006, anche il Pd sposa l'idea di due Camere non più
identiche per ruolo e funzioni.
RIVOLUZIONE CIVILE -
Oltre alla riduzione del numero dei Parlamentari, Antonio Ingroia
propone anche la cancellazione della diaria per deputati e senatori e
l'imposizione di un tetto massimo di indennità per i consiglieri
regionali. Inoltre, Rivoluzione Civile vorrebbe inserire un limite di
due mandati per i parlamentari.
MOVIMENTO 5 STELLE -
Come Rivoluzione Civile, il Movimento 5 Stelle vuole imporre per
legge il limite a dieci anni del mandato dei parlamentari come di
tutte le altre cariche pubbliche. Inoltre, i grillini sognano il
divieto di cumulo delle cariche e l'allineamento dello stipendio dei
parlamentari alla media degli stipendi nazionali.
CULTURA
SCELTA CIVICA - Sono le fondazioni di origine non bancaria la
soluzione secondo il Centro di Mario Monti. Scelta Civica propone
infatti intese con esse per finanziare nuovi interventi di tutela.
Investimenti pubblici sono inoltre previsti per rilanciare i settori
cinema e audiovisivo. Infine, Monti propone incentivi fiscali per le
sponsorizzazioni.
PDL e LEGA - E'
l'affidamento in concessione ai privati, in via sperimentale, dei
musei in difficoltà la più grande novità proposta dal centrodestra
in materia di Cultura. Il tema non occupa che poche righe nel
programma elettorale. In queste si prevede la divisione dei settori
cultura e spettacoli per l'assegnamento delle risorse.
PD e SEL - La
cultura occupa una posizione centrale nel programma di governo del
centrosinistra. Il bilancio del Ministero dei Beni Culturali, secondo
Bersani, deve tornare sopra i 2 miliardi di euro e le
sponsorizzazione devono poter usufruire di incentivi fiscali.
Elezioni 2013 - Come votare
Domenica 24 e lunedì 25
febbraio gli elettori italiani saranno chiamati alle urne per il
rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
I
seggi resteranno aperti domenica 24 dalle ore 8.00 alle ore 22.00 e
lunedì 25 dalle ore 7.00 alle ore 15.00.
L'elettore dovrà
presentarsi al proprio seggio con la tessera elettorale e un valido
documento d'identità. Chi non ha la tessera o l'ha smarrita può
richiederla all'ufficio elettorale del Comune di residenza.
Camera dei
Deputati
Chi può votare: i cittadini italiani che hanno compiuto
18 anni
Come si vota: l'elettore esprime il voto tracciando un
solo segno sul simbolo della lista prescelta.
Non si possono
esprimere preferenze, i candidati vengono eletti in base all'ordine
di presentazione in lista (solo in Valle D'Aosta si esprime il voto
tracciando un segno sul nome del candidato).
La coalizione che
ottiene il maggior numero di voti conquista un premio di maggioranza
pari a 340 seggi. I restanti vengono suddivisi con metodo
proporzionale tra i partiti e le coalizioni che hanno superato la
soglia di sbarramento.
Senato della
Repubblica
Chi può votare: i cittadini che hanno compiuto 25
anni.
Come si vota: l'elettore esprime il voto tracciando un solo
segno sul simbolo della lista prescelta.
Non si possono esprimere
preferenze, i candidati vengono eletti in base all'ordine di
presentazione in lista (solo in Valle D'Aosta e in Trentino si
esprime il voto tracciando un segno sul nome del candidato).
Il
premio di maggioranza viene assegnato su base regionale alla prima
coalizione, gli altri vengono suddivisi tra i partiti e le coalizioni
che hanno superato la soglia di sbarramento.
Iscriviti a:
Post (Atom)