mercoledì 24 ottobre 2012

Elezioni Regionali 2012: chi andremo ad eleggere?


Il 28 Ottobre 2012 saremo chiamati ad eleggere il Presidente della Regione Sicilia e i deputati dell’ARS. Ma cos’è l’ARS?
L'Assemblea Regionale Siciliana, che dal 1947 rappresenta l’organo legislativo della nostra regione, è l’unica dello Stato Italiano che vanta il titolo di Parlamento, considerato uno dei più antichi al mondo con, ovviamente, i suoi deputati che si riuniscono nella Sala d'Ercole all'interno del Palazzo dei Normanni a Palermo.
Convocata la prima volta nel 1097, l'assemblea si compone di novanta deputati eletti dagli elettori siciliani a suffragio universale diretto ogni cinque anni. Dal 25 maggio 1947 ad oggi si sono susseguite XV legislature, inizialmente della durata quadriennale, mentre dal 1971 quinquennale. La XIV legislatura per la prima volta si è conclusa anticipatamente nel 2008, a causa delle dimissioni del presidente della regione, Salvatore Cuffaro. Stessa sorte per la XV legislatura, che a causa delle dimissioni del presidente Raffaele Lombardo porterà i siciliani a votare questo 28 Ottobre.
Saremo chiamati a scegliere i nostri deputati, perché è il popolo che affida il mandato parlamentare. Ma cosa fanno? (o dovrebbero fare??)
I deputati hanno il compito di fare leggi, controllare l’attività del Governo e svolgere le loro funzioni partecipando all'attività parlamentare dell'Assemblea. Essi rappresentano l'intera Regione e non solo gli elettori della provincia in cui si sono candidati. Questo significa che devono svolgere i loro compiti, proporre ed approvare leggi, vigilare sugli atti del Governo, in modo da assicurare il benessere di tutti e non di una sola parte. Il deputato regionale svolge l'attività parlamentare prevalentemente nella sede dell'Assemblea Regionale, perciò è tenuto ad osservare le regole dell'Assemblea.
All’interno dell’assemblea viene eletto dai deputati a scrutinio segreto il presidente dell’ARS organo di rilevanza costituzionale, che per lo Statuto Speciale ha il potere di convocare l'Assemblea sia in via ordinaria che in via straordinaria (su richiesta del Governo regionale o di almeno venti deputati).
Il suo ruolo tradizionale di arbitro imparziale della dialettica parlamentare va evolvendosi in quello di garante attivo della funzionalità del Parlamento siciliano nel nuovo assetto istituzionale.
L'art. 7 del Regolamento interno dell'ARS detta la disciplina generale delle attribuzioni presidenziali. Il complesso di tali poteri è classificabile in cinque grandi categorie:



  • rappresentanza: Vi rientra tanto la rappresentanza di tipo istituzionale, nel senso che il Presidente dell'Assemblea è portatore non solo della volontà del collegio che lo ha eletto, ma anche delle istanze che ne derivano nell'ambito dell'organizzazione regionale, quanto la rappresentanza legale, ivi compresa la legittimazione a stare in giudizio.
  • attivazione e di impulso: Vi rientrano gli atti propulsivi della dinamica parlamentare, come, ad esempio, le convocazioni (dell'Aula, delle Commissioni per l'insediamento, dei Gruppi per la prima riunione ecc..) ovvero l'assegnazione dei disegni di legge e degli altri atti alle Commissioni competenti.
  • Nomina: Spetta al Presidente scegliere i componenti delle Commissioni, (Commissione per il Regolamento, Commissione per la verifica dei poteri) ovvero degli organi la cui nomina sia di sua pertinenza o gli venga deferita (Commissione per la vigilanza sulla biblioteca, Commissioni speciali, Comitato per la qualità della legislazione, ecc).
    Nell'esercizio di tale potere il Presidente gode di ampia discrezionalità, ma deve comunque aver cura di rispettare il criterio della rappresentanza proporzionale dei gruppi parlamentari.

  • direzione e di organizzazione dei lavori: E' questo il nucleo centrale delle attribuzioni presidenziali, perché attiene alle regole e modalità di funzionamento dell'intero sistema parlamentare.
    In questo ambito va collocato il compito di interpretazione e applicazione del regolamento e delle consuetudini parlamentari. E' questo un potere ampiamente discrezionale, pressoché assoluto, di competenza esclusiva del Presidente.



  • controllo e di esternazione: E' compito del Presidente vigilare sulla regolarità formale (ossia sul rispetto di termini e procedure) dei procedimenti parlamentari (in qualsiasi sede essi si svolgano) e di comunicarne all'esterno, ove ciò sia richiesto, gli atti conclusivi.
    Adesso, mutata la forma di governo con l'elezione diretta del Presidente della Regione e con l'introduzione di un meccanismo elettorale diretto ad assicurare la stabilità dell'esecutivo, si pone l'esigenza che l'ufficio presidenziale, ferma restando la sua posizione di imparzialità, si collochi come soggetto attivo nel nuovo assetto istituzionale.



L’essere a conoscenza dei loro doveri verso i cittadini, verso una regione, è un nostro dovere! Sperare solo che le cose cambino risulterebbe abbastanza riduttivo per un popolo che, se più informato, sarebbe molto più capace di esercitare il proprio potere. Che la sovranità appartenga al popolo non è solo un’altisonante locuzione, lo è davvero! Al momento c’è sfuggita, ma basta riprenderla con gli opportuni accorgimenti!! Conoscere è uno di questi!



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